L’estate è il tempo della «malancuneia», la famigerata nostalgia di casa dei grigionesi. Il bruciante desiderio di rivedere le proprie montagne è raccontato vividamente in innumerevoli poesie e canzoni. Ma la «malancuneia» è ben più di un romantico stato d’animo tipico dei giorni cupi trascorsi in terre straniere. L’estate gioca con le dimensioni della «malancuneia». La famiglia di emigranti Carisch ci spinge verso un nuovo spettacolo nel fienile e verso un nuovo libro storico. Canteremo canzoni popolari e insceneremo le storie di è in cerca della propria patria. Coreografi da tutto il mondo racconteranno storie di terre di povertà e di viaggi in mondi infantili. L’eroe dei bambini «Tredeschin» emigrerà alla corte del Re di Francia e viaggerà attraverso l’Elvetia. Sullo Julier costruiremo una torre d’avvistamento che aprirà malinconiche vedute, da Parigi fino a San Pietroburgo. Esploreremo il potenziale di «patria» del borgo montano di Riom e rifletteremo sui progetti di costruzione futuri. I Cantori canteranno la patria ultima, il paradiso gregoriano, il prototipo di tutti i luoghi della nostalgia.